TIMELINE AZIENDALE

  • 1975

    Acquisizione dell'azienda da parte di un gruppo di imprenditori veneti, tra cui Luciano Salvagnin, che viene nominato amministratore della azienda agricola PORTO FELLONI S.P.A.

  • 1975-1985

    è un decennio che vede la realizzazione di importanti e fondamentali opere di sistemazione e migliorie atte a risolvere le situazioni di dislivello dei terreni. Aree dove ancora insistevano le dune di sabbia post bonifica vengono interessate da massicci interventi di ruspatura e miscelazione di terreni a medio impasto con le sabbie presenti in maniera abbondante. È anche epoca in cui vengono accorpati nuovi terreni, piccole proprietà confinanti al corpo centrale che consentono di aumentare sensibilmente la superficie ed inquadrare gli appezzamenti in modo regolare.

  • 1981 costruzione strutture

    l’esigenza di poter gestire le produzioni di cereali con maggior efficacia ed economicità, induce alla realizzazione di un essiccatoio per mais e di magazzini per lo stoccaggio delle granaglie. Investimento mirato a essere sul mercato dei cereali in maniera diretta, evitando gravose intermediazioni

  • 1982 Installazione Impianto Pivot

    la fondamentale esigenza idrica, specie su terreni leggeri-sabbiosi, porta alla scelta di realizzare un grosso impianto fisso di irrigazione detto a pivot, che da solo copre un’area di oltre 100 ettari e consente di irrigare con efficacia, tempestività e risparmio sia economico che idrico rispetto alle soluzioni alternative. È una scelta di innovazione fondamentale per l’azienda.

  • 1986 Inizio Drenaggi

    Cambia il sistema di lavorazione. Il drenaggio sotterraneo tubato modifica la sistemazione dei terreni, determina la creazione di appezzamenti più ampi e riduce drasticamente il numero di fossi; ne consegue che le lavorazioni si svolgono in minor tempo e dove erano i fossi ora si semina e si raccoglie. Con il passare degli anni tutti i terreni, anche quelli di nuova acquisizione, vengono livellati e dotati di drenaggio.

  • 1997 Prime mappe di resa

    I primi approcci verso l’Agricoltura di Precisione sono iniziati nel 1997, mediante la predisposizione delle prime mappature delle produzioni di mais e grano, effettuate al momento della raccolta; ciò è stato possibile con l’utilizzo di una mietitrebbia equipaggiata con sensori di resa, i quali rilevavano la quantità di granella raccolta, e in abbinata ad un sistema di rilevazione satellitare fissavano il dato produttivo su una specifica posizione. I dati registrati, traferiti mediante uno specifico software in un Pc, diventavano visibili e capaci di essere elaborati, e così di anno in anno venne creata una banca dati che rappresenta l’elemento primario ed essenziale per tutto il processo di “Precision farming”, che si traduce come metodo per lo studio della variabilità e della potenzialità produttiva dei terreni di un’azienda.

  • 2000 Inizio Campionamenti ed analisi terreni

    Il passaggio successivo alle mappature delle rese di produzione è stato nel 2000, quando sono stati effettuati i primi campionamenti dei terreni con metodo selettivo, ovvero rilevando più punti all’interno degli appezzamenti, selezionati in seguito all’analisi delle prime mappe di resa dove vi erano zone con differenze di produzioni più accentuate e significative. I punti selezionati sono poi stati individuati con l’ausilio del ricevitore satellitare, in modo da poter essere localizzati e utilizzati facilmente. Una volta eseguiti i carotaggi e l’analisi dei campionamenti del terreno in laboratorio, è stato possibile applicare degli strumenti di analisi geo-statistica, la quale stima la variabilità spaziale a carico di un parametro analizzato all’interno del campo attraverso modelli statistici, funzioni matematiche e correlazioni che portano ad ottenere un analisi geo-referenziata del terreno esaminato e alla creazione di mappe delle struttura del terreno per uno o più parametri presi in considerazione. Un volta rese disponibili le mappe con le informazioni circa le caratteristiche del terreno (disponibilità di elementi nutritivi, pH, Dotazione di sostanza organica, ecc.) , è stato possibile iniziare uno studio delle stesse confrontandole successivamente con le mappe di resa. Ciò ha gettato i presupposti per l’applicazione di tecnologie che permettessero una distribuzione degli input (concimi-sementi-prodotti fitosanitari) a dosaggio variabile. Ogni 3-4 anni questo tipo di analisi vengono ripetute.

  • 2002 Installazione software gestionale e cartografico

    L’informatica in questo periodo sviluppa programmi evoluti, e per poter gestire la gran mole di dati raccolti l’azienda si è dotata di due software: uno per la gestione dei dati aziendali e l’analisi di costi e produzioni e uno per la gestione cartografica e successiva elaborazione di tutte le mappe di resa e dei parametri dei suoli. Ad oggi tutti i dati aziendali raccolti negli anni sono archiviati e rappresentano il valore aggiunto del percorso di innovazione intrapreso dall’azienda.

  • 2005-2006 installazione guida semi-automatica satellitare, prime mappe di prescrizione e distribuzione a dose variabile

    Grazie al confronto tra le mappe di resa e quelle dei parametri del terreno sono state individuate delle zone omogenee in cui è stato deciso di intervenire con la concimazione a dosaggio variabile e sono state create le prime mappe di prescrizione per ogni appezzamento. In questo periodo avviene un altro passaggio determinante, i trattori e le attrezzature ad essi collegati sono stati dotati di sistemi satellitari per la guida semi-automatica e di monitor predisposti per la comunicazione tra loro, al fine di gestire le mappe di prescrizioni. Risale infatti al 2006 la creazione delle prime mappe di prescrizione per la distribuzione a dose variabile nella concimazione azotata del mais in copertura.

  • 2010 Realizzazione impianti fotovoltaici

    Nel 2010 sono iniziati i lavori per la realizzazione degli impianti fotovoltaici presenti attualmente in azienda: due a terra e uno sul tetto dei capannoni aziendali, che producono complessivamente 2,5 MW di energia elettrica rinnovabile.

  • 2012 ARP: mappatura della tessitura

    Nel 2012 è stato eseguito una particolare tipologia campionamento, questa volta utilizzando la recente tecnologia dell’ARP (Automatic Resistivity Profiling). Grazie a questa nuova tecnologia è stato possibile ottenere mappe ad alta risoluzione, con una precisone ed accuratezza più elevata di ogni altro metodo di campionamento e che offrono la possibilità di studiare ed analizzare i propri terreni in tre livelli distinti (0-50;0-100;0-200 cm). Quest’ultimo campionamento ha contribuito notevolmente all’evoluzione delle mappe di prescrizione e da quest’anno l’azienda ha iniziato ad applicare tecnologie a dosaggio variabile anche per altre operazioni colturali, quali la semina e per i trattamenti fitosanitari.

  • 2015 in poi implementazioni tecnologiche

    Negli ultimi anni, in tutto il Mondo, è cresciuto l’interesse nei confronti dell’innovazione tecnologica nel settore dell’agricoltura, e in particolare nel campo dell’Agricoltura di Precisione. L’Azienda Porto Felloni ha da sempre favorito l’applicazione di tecniche innovative che permettono di ridurre i costi e l’impatto ambientale, coniugando redditività a sostenibilità. Negli ultimi anni in Azienda sono stati implementate nuove tecniche e tecnologie come il monitoraggio da satellite e da drone, i software e i modelli per l’analisi statistica e la gestione dei dati aziendali, i modelli previsionali per le malattie e la gestione agronomica, le sonde per il rilevamento dell’umidità dei suoli, l’utilizzo di cingolature innovative.

  • L'azienda oggi

    L'azienda nel corso degli anni è diventata l'attuale Società Agricola Porto Felloni s.s., un'azienda a conduzione famigliare che coltiva annualmente circa 500 ettari di proprietà.